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Giubileo, occupata la sede di Booking: “Stop affitti brevi e iperturismo, trovare una casa è impossibile”

Attivisti del Social Forum per l’Abitare hanno occupato la sede della piattaforma Booking per protestare contro gli effetti del proliferare di B&B e affitti brevi. “Con il Giubileo abitare a Roma è diventato impossibile per decine di migliaia di cittadini”.
A cura di Valerio Renzi
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Mancano due mesi all'apertura della Porta Santa per il Giubileo, e si moltiplicano in città le voci critiche sugli effetti dell'evento sulla città. In particolare i riflessi sulla questione abitativa: se l'emergenza casa a Roma ormai è una condizione strutturale, l'aumento degli affitti brevi con il proliferale di alloggi messi sul mercato tramite le piattaforme porta con sé una spinta al rialzo dei prezzi del mercato, e sottrae alloggi a chi cerca una sistemazione Il risultato è un aumento degli sfratti e delle persone in una condizione di emergenza alloggiativa, oltre a far aumentare le famiglie e i giovani precari che spendono quasi tutto il loro reddito per la casa.

Per questo questa mattina gli attivisti del Social Forum dell'Abitare hanno occupato simbolicamente la sede di Booking in via Curtatone, a due passi dalla Stazione Termini. Nonna Roma, Sparwasser e il Brancaleone alcune delle realtà presenti all'iniziativa che si è conclusa dopo circa mezz'ora. In prima fila anche gli occupanti di Spin Time, l'occupazione di Santa Croce in Gerusalemme che un fondo immobiliare vorrebbe trasformare in un hotel di lusso. "Dobbiamo ridiscutere un modello di sviluppo basato sul turismo mordi e fuggi che non solo droga il mercato della casa e degli affitti, lasciando campo libero ai fondi immobiliari e speculativi non dando in cambio lavoro povero", scandisce Andrea Alzetta proprio di Spin Time.

"Abbiamo individuato Booking come luogo fisico simbolico di un fenomeno di portata globale, che parte da piattaforme digitali come Booking e Airbnb permeando e creando convergenza di interessi tra fondi speculativi immobiliari locali, agenzie immobiliari e intermediarie, palazzinari e singoli proprietari di case. – si legge nella nota diffusa – La commistione di interessi economici e speculativi predatori si traduce nelle difficoltà quotidiane di migliaia di persone che lavorano e vivono in questa città nel trovare soluzioni abitative. Complice di questa situazione anche la mancanza di scelte e decisioni politiche di amministrazioni locali e nazionali, che non regolamentano un fenomeno che produce espulsione dalle case, dai quartieri e l’impossibilità di vivere nella città in cui si svolge la vita lavorativa e sociale delle persone".

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Gli attivisti annunciano che le prossime saranno settimane di mobilitazione con nuove iniziative per denunciare quello che sta accadendo, fino a una manifestazione annunciata per il prossimo 30 novembre. Intanto sul tema degli affitti brevi la posizione del comune di Roma è chiarissima: l'amministrazione non ha i poteri per regolamentare il fenomeno, è un tema di competenza nazionale e il governo non vuole cedere ai sindaci i poteri necessari per intervenire. La stessa posizione è stata ribadita negli studi di Fanpage.it negli ulti giorni dall'assessore Alessandro Onorato e dal sindaco Roberto Gualtieri. E allora? "Servono soluzioni e servono ora. Il mercato della casa in Italia è uno dei meno regolamentati in Europa, e questo sta producendo una situazione insostenibile a Roma, non possiamo rimanere a guardare mentre la città cambia sotto i nostri occhi e le persone perdono la casa o non riescono a trovarne una. Perché parliamo di un fenomeno che non colpisce solo gli ultimi, ma anche i penultimi, quelli che fino a poco tempo fa riuscivano a reperire un alloggio sul mercato anche se a costo di grandi sacrifici", spiega Alberto Campailla, presidente di Nonna Roma.

All'iniziativa anche Luca Blasi, assessore alla Cultura e al Diritto all'Abitare del III Municipio, che ha sostenuto gli attivisti: "Le richieste che si avanzano oggi sono quelle giuste. L'amministrazione Gualtieri ha varato un piano casa coraggioso e che va nella giusta direzione, ma c'è però bisogno di regolamentare il mercato degli affitti brevi. È un'emergenza sotto gli occhi tutti e c'è una cosa che possiamo fare subito: bloccare gli sfratti nell'anno giubilare".

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